La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia dell’apparato respiratorio.
Si manifesta con un’ostruzione progressiva non reversibile del flusso aereo, dovuta ad un’infiammazione cronica delle vie aeree, che coinvolge il parenchima polmonare, comportando una riduzione della capacità respiratoria.
Oggi, la BPCO è la terza causa di morte, pari al 5,8% delle morti totali
(* dati WHO 2019 – Global Health Estimates 2019: morti stimate per età, sesso e causa a livello globale).
L’OMS definisce la BCPO un problema di sanità pubblica.
La BPCO incide sulla spesa sanitaria con costi che aumentano in modo direttamente proporzionale alla gravità della malattia e al numero delle riacutizzazioni moderate e gravi, in particolare di quelle che richiedono ospedalizzazione.
In Europa, i costi totali riguardanti le malattie respiratorie sono il 6% del budget sanitario totale annuo: la BPCO rappresenta il 56% delle malattie respiratorie, pari a circa 38,6 miliardi di euro*.
In Italia, il costo medio annuo per paziente con BPCO è di circa 2700 euro, dove il 20% è dovuto ai costi indiretti e circa l’80% ai costi diretti della patologia*.
*Fonti dati:
Iannazzo S, Distante C, Corsico AG. Il costo del trattamento della BPCO in Italia mediante l’uso di tiotropio bromuro somministrato tramite l’inalatore Respimat®. Global & Regional Health Technology Assessment 2016;3:102-9.
Lucioni C, Donner CF, De Benedetto F, et al. I costi della broncopneumopatia cronica ostruttiva: la fase prospettica dello studio ICE (Italian Costs for Exacerbations in COPD). PharmacoEconomics – Italian Research Articles 2015;7:119-34.