La BPCO, spesso sottovalutata, è una delle principali cause di morte nel mondo. Con un approccio pionieristico, la ASL Ogliastra  ha lanciato un innovativo progetto di telemonitoraggio che ha catturato l’attenzione de “L’Unione Sarda”, confermando l’importanza di strategie avanzate per la gestione della malattia.

Come spiegato da Angela Bussu, pneumologa della ASL Ogliastra, il progetto utilizza un sistema basato su intelligenza artificiale, quello di BPCOmedia, per monitorare i pazienti direttamente a domicilio.

“Il nostro obiettivo – sottolinea Bussu – è offrire un’assistenza continua, identificando tempestivamente i segnali di riacutizzazione per evitare complicazioni gravi”. Questo approccio è reso possibile grazie a un’app connessa a un pulsossimetro bluetooth, che registra i parametri cardiorespiratori tre volte al giorno, trasmettendoli a un’équipe medica dedicata.

Secondo Giuseppe Capasso, CEO di BPCOmedia e coordinatore del progetto, l’innovazione risiede nella capacità del sistema di adattarsi alle esigenze quotidiane dei pazienti. “La tecnologia consente un monitoraggio costante e interventi immediati in caso di anomalie, migliorando significativamente la qualità della vita”, ha dichiarato Capasso.

I risultati citati sul quotidiano sardo sono già incoraggianti: il progetto ha dimostrato una riduzione del 70% delle riacutizzazioni e del 96% degli accessi al pronto soccorso. La collaborazione tra la ASL Ogliastra e il Policlinico Campus Bio-Medico di Roma rappresenta un modello di eccellenza, che apre nuove prospettive per la gestione della BPCO.

Il risalto mediatico dato da “L’Unione Sarda” a questa iniziativa testimonia l’importanza del progetto, che unisce tecnologia e assistenza umana per offrire ai pazienti nuove opportunità di cura.