Il sistema di telemonitoraggio e prevenzione delle riacutizzazioni di BPCO lanciato da BPCOmedia ottiene ulteriori risultati positivi, che ne attestano la validità e il funzionamento efficace.
A breve verranno pubblicati i dati ufficiali della sperimentazione clinica “Sistema di Automonitoraggio basato su un algoritmo predittivo per il supporto alla diagnosi precoce di riacutizzazioni di BPCO” in capo al Campus Bio-Medico di Roma.
Nel follow-up di 12 mesi di durata sono stati arruolati complessivamente 85 pazienti affetti da BPCO, tra cui 54 persone seguite in telemonitoraggio e 31 pazienti nel gruppo di controllo. Tutti i partecipanti sono stati selezionati presso gli ambulatori di Pneumologia dell’Ospedale N.S. della Mercede della ASL Ogliastra, dell’Ospedale SS Trinità della ASL di Cagliari, e del Presidio Ospedaliero S. Barbara della ASL di Carbonia/Iglesias in Sardegna.
Lo studio ha dimostrato una diminuzione statisticamente significativa delle riacutizzazioni di BPCO, sia nel confronto tra il gruppo di telemonitoraggio e quello di controllo, pari al 70% in meno, che all’interno dello stesso gruppo di telemonitoraggio rispetto all’anno precedente il telemonitoraggio, con una riduzione del 56%. Anche correggendo per alcuni dei “potenziali” confounder, per quanto meno marcata, la riduzione è rimasta sostanziale, assestandosi intorno al 46% circa in meno.
Relativamente agli accessi in Pronto Soccorso, sono emerse riduzioni del 96% in meno tra il gruppo di controllo ed il gruppo di telemonitoraggio e del 60% nel gruppo di telemonitoraggio rispetto all’anno precedente.
Dall’analisi preliminare dei dati il sistema di telemonitoraggio BPCOmedia si conferma quindi come strumento efficace per ridurre il numero di riacutizzazioni nei pazienti con BPCO, e per favorire l’intervento precoce in caso di riacutizzazione, permettendo di evitare l’accesso in pronto soccorso e l’ospedalizzazione.
“Si tratta – ha argomentato il CEO di BPCOmedia – di un risultato sostanziale, che attesta che il percorso intrapreso dalla nostra equipe di ricerca è quello corretto verso l’obiettivo di riduzione dell’incidenza e delle conseguenze della patologia, attualmente un autentico problema di sanità pubblica a livello mondiale.
Con la pubblicazione dei dati ottenuti dimostriamo che il telemonitoraggio basato su intelligenza artificiale può realmente essere utile nelle fasi di follow-up dei pazienti, gestendo meglio le situazioni di rischio.”